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L’Unesco chiede una sessione d’emergenza per proteggere i siti del patrimonio libanese

08/11/2024 10:00

Isaco Praxolu

Cronaca, unesco, libano, guerra, israele , palestina, gaza,

L’Unesco chiede una sessione d’emergenza per proteggere i siti del patrimonio libanese

L’Unesco chiede una sessione d’emergenza per proteggere i siti del patrimonio libanese

Dopo una serie di attacchi aerei israeliani, l’antica città costiera fenicia di Tiro, in Libano, nota per le sue spiagge incontaminate, l’antico porto e le rovine romane, è diventata un fantasma. Alla fine di ottobre Israele ha sganciato diverse bombe tra i principali siti della città, tra cui l’Ippodromo, patrimonio mondiale dell’Unesco, e un gruppo di siti balneari associati ai Fenici e ai Crociati. Gli attacchi sono avvenuti nel contesto della guerra di Israele contro Hezbollah in Libano. Secondo il Ministero della Cultura libanese e Joanne Bajjaly, archeologa e fondatrice e direttrice dell’Ong libanese Biladi, anche altri siti del patrimonio culturale libanese sono stati colpiti. Tra questi, lo storico mercato ottocentesco in stile ottomano della città di Nabatieh, che comprende i quartieri di Saraya e Midan; antichi monumenti religiosi, tra cui la Moschea Tayr Debba, la Moschea di Kfar Tebnit, la Chiesa di Dardghaya e la Moschea di Blida, tutti designati come edifici del patrimonio. Inoltre, siti archeologici come il Castello di Tebnin, un importante castello crociato, sono stati colpiti direttamente dagli attacchi aerei.