La campagna per i referendum abrogativi dell’8–9 giugno 2025 ha registrato tensioni: il 14 maggio il logo della campagna referendaria è stato proiettato sulla facciata di Palazzo Chigi in un flash mob non autorizzato.
Il giorno successivo, 15 maggio, prosegue la tensione quando alcuni sindacalisti della CGIL e un operatore sicurezza sono stati identificati dalla polizia durante un volantinaggio per i referendum. La coordinatrice Antonella Soldo aveva già denunciato che il Concertone del Primo Maggio non consentì riferimenti ai referendum, e che un flash mob in Piazza San Giovanni venne disperso da agenti in borghese.
Nel frattempo, la Rai ha lanciato una serie di 45 confronti televisivi e radiofonici per informare sui quesiti referendari, con l’obiettivo di valorizzare il dibattito pubblico