New York – La giornata del 21 aprile si è aperta con forti oscillazioni sui mercati globali. Il prezzo dell’oro ha toccato un nuovo record storico, sfiorando i 3.500 dollari l’oncia, spinto dall’incertezza politica negli Stati Uniti e dall’inasprimento della guerra commerciale con la Cina.
Le borse asiatiche hanno chiuso in calo, influenzate dalla notizia che Pechino imporrà dazi fino al 125% su alcune importazioni americane, in risposta alle nuove tariffe statunitensi su prodotti cinesi ad alta tecnologia.
Negli USA, i futures del Dow Jones e del Nasdaq hanno registrato ribassi rispettivamente dell’1,2% e dell’1,6%. Sul fronte aziendale, Netflix ha sorpreso positivamente con utili trimestrali oltre le aspettative, trainati dal successo di nuove produzioni originali, mentre UnitedHealth ha deluso gli investitori con previsioni inferiori alle attese, provocando un calo del titolo del 4%.
A rendere più teso il quadro, Austan Goolsbee, presidente della Federal Reserve di Chicago, ha avvertito di possibili segnali di rallentamento economico entro l’estate. Gli analisti temono che l’accoppiata tra alta inflazione e rallentamento possa spingere la Fed a decisioni difficili sui tassi di interesse.