Quattro soldati italiani sono rimasti lievemente feriti da schegge di vetro in seguito al lancio di alcuni razzi contro la base Unifil di Shama, nel sud del Libano. La struttura è stata raggiunta da due razzi, uno dei quali ha impattato contro l'esterno del bunker, la cui struttura non ha comunque ceduto. Alcuni dei soldati sono stati però investiti da schegge di vetro e pietrisco e per questo lievemente feriti. Sul posto sono state ritrovate tracce di almeno un razzo da 122 millimetri, che non è in dotazione all'esercito israeliano. Il ministro degli Esteri Tajani ha detto infatti che a colpire la base dev'essere stato Hezbollah. "È inaccettabile quanto accaduto, anche se gli italiani feriti non sono in pericolo", ha puntualizzato il ministro. "Così come abbiamo detto a Israele di prestare la massima attenzione per impedire che ci fossero proiettili, anche di artiglieria, che colpissero la nostra base, così lo diciamo con altrettanta fermezza che i militari italiani non si possono toccare. Lo diciamo anche a Hezbollah", ha proseguito Tajani, secondo cui "deve essere molto chiaro che quest'organizzazione non può pensare di giocare con le armi. Se non le sanno usare decidano di fare altro" e "se pensano di continuare a fare danni alle basi italiane si sbagliano".