La petizione promossa da Volt Italia per un referendum popolare sulla parità tra unioni civili e matrimonio ha raccolto 361.505 firme, ben al di sotto delle 500.000 necessarie entro la scadenza del 3 agosto. Il quesito mirava ad azzerare alcune differenze tra coppie unite civilmente e quelle sposate, ma non sarebbe andato a modificare il Codice Civile.
Arcigay ha criticato l'iniziativa, ritenendola insufficiente per garantire la piena parità di diritti, mentre il fallimento nel raggiungere la soglia è stato assunto come un segnale della delicatezza del tema nel dibattito pubblico italiano.