Oggi comincia lo sciopero nelle catene di montaggio della Volkswagen, primo gruppo automotive in Europa. Il leader degli operai, Thorsten Gröger, aveva avvertito i dirigenti Volkswagen alla vigilia della maratona negoziale che avrebbe dovuto scongiurare la chiusura di tre stabilimenti in Germania. E le migliaia di esuberi stimati: «Il Paese si dovrà preparare a una mobilitazione come non se ne vedevano da decenni. Se necessario - ripete il sindacalista - questa sarà la battaglia contrattuale collettiva più dura che la Volkswagen abbia mai conosciuto». Due giorni fa, la casa di Wolfsburg ha respinto la controproposta dei sindacati, disposti a rinunciare ai bonus, agli aumenti di stipendio e alla riduzione dell’orario di lavoro pur di salvare le fabbriche.