Nasce ufficialmente la fondazione Giulia Cecchettin, che porta il nome della studentessa universitaria uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta. La Fondazione è stata fortemente voluta dal padre di Giulia, Gino, con uno scopo: unire le forze contro il "fallimento collettivo" della violenza di genere. La presentazione della Fondazione però è adombrata dalla polemica politica. Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara nel videomessaggio trasmesso nel corso della cerimonia ha fatto un collegamento tra "l'incremento dei fenomeni di violenza sessuale" e "forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale". Diplomatico Gino Cecchettin che parla di valori su cui "ancora confrontarsi". Decisamente diretta Elena Cecchettin, sorella di Giulia ricordando che a toglierle la vita è stato un "bianco, italiano e 'perbene'". A tuonare contro Valditara arrivano le opposizioni, che parlano di "spudorata strumentalizzazione razzista" e "propaganda".