Un fuori onda inatteso catturato durante il vertice alla Casa Bianca tra il presidente Donald Trump e alcuni leader europei sta suscitando un acceso dibattito in Italia. La premier Giorgia Meloni, seduta accanto ad altri rappresentanti internazionali, ha confidato a bassa voce: “Io non voglio mai parlare con la mia stampa”, una frase che ha registrato in parte anche nella diretta ufficiale diffusa da Palazzo Chigi.
Il fuori onda è emerso in una situazione molto informale: il presidente finlandese Stubb aveva appena commentato con stupore la decisione di Trump di aprire il vertice alle domande dei giornalisti italiani. Meloni ha reagito con un sorriso e ha pronunciato quel commento che tradisce una visibile insofferenza nei confronti del confronto con la stampa nazionale. In seguito, durante la conferenza stampa, Trump ha invitato altri leader a fare domande, ma Meloni ha suggerito: “Penso sia meglio di no, siamo troppi e andremmo troppo lunghi”.
La Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI), attraverso la segretaria generale Alessandra Costante, ha duramente condannato il commento: secondo lei, conferma un modus operandi della premier basato su monologhi mediatici, con assenza di contraddittorio e dialogo reale con la stampa, un atteggiamento da “propaganda, non informazione”. Il fuorionda conferma una linea comunicativa consolidata: preferenza per interventi controllati e messaggi veicolati da video pre-registrati, in cui la stampa manifesta poco spazio per il contraddittorio. Tutto questo soprattutto dopo l'approvazione dell’European Media Freedom Act (EMFA).