Si è spento oggi, all'età di 82 anni, Salvo Vitale, figura centrale della lotta culturale contro la mafia in Sicilia. Professore di filosofia e storia, giornalista e poeta, Vitale era noto soprattutto per aver fondato, insieme a Peppino Impastato, la celebre radio libera Radio Aut, strumento di controinformazione e denuncia nei confronti dei boss mafiosi di Cinisi e Terrasini.
Radici della lotta: Radio Aut e un’amicizia indissolubile
Nato a Cinisi il 16 agosto 1943, Salvo Vitale fu corrispondente del quotidiano L’Ora negli anni Sessanta e, dopo un periodo di insegnamento in Sardegna, tornò in Sicilia dove entrò in rotta di collisione con l’omertà diffusa nel suo territorio. Insieme a Peppino Impastato, conduttore anticonformista e attivista di Democrazia Proletaria, diede vita nel 1977 a Radio Aut, ribattezzata ironicamente Onda Pazza, da cui venivano denunciate le attività mafiose, specialmente del boss Gaetano Badalamenti, “Tano seduto”.
Il monologo che commosse il paese
La notte tra il 9 e il 10 maggio 1978, a seguito dell’omicidio di Peppino Impastato, Vitale trasmise un monologo radiofonico che divenne leggendario: “Stamattina Peppino avrebbe dovuto tenere il comizio… Peppino non c’è più…”. Le parole di quell’addio commosso sono state rappresentate anche nel film I cento passi, dove Vitale è interpretato da Claudio Gioè.
Il ricordo di Libera e la comunità antimafia
L'associazione Libera ha commemorato Vitale definendolo “un testimone coerente, che con il suo impegno culturale e civile ha narrato cosa significhi contrastare le mafie quotidianamente”. Il fratello di Impastato, Giovanni, ha ricordato con commozione la profonda amicizia che legava Salvo e Peppino: “Sembrava burbero, ma era autoironico. Ci legava una profonda umanità.”
Un’eredità oggi più attuale che mai
Dopo la morte di Impastato, Vitale ha dedicato la sua vita a preservarne la memoria: autore di libri e poesie, curatore del sito ufficiale dell’attivista, redattore di Telejato per anni e impegnato in scuola e cultura antimafia nelle classi. Partecipò a docuserie come Vendetta. Guerra nell’antimafia (2021), contribuendo a mantenere vivo il modello di Resistenza civile inaugurato da Impastato.