Un’ondata di maltempo eccezionale ha investito ieri la Calabria, provocando l’esondazione di diversi fiumi e gravi allagamenti nei comuni della costa ionica. Le precipitazioni, concentrate tra Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria, hanno superato i 180 millimetri in dodici ore.
La Protezione civile ha disposto l’evacuazione di oltre 400 persone, mentre i Vigili del Fuoco hanno effettuato più di 200 interventi tra soccorsi e messa in sicurezza di abitazioni.
A Catanzaro Lido l’acqua ha invaso il lungomare, trascinando automobili e detriti verso il mare. Anche l’aeroporto di Lamezia Terme è rimasto chiuso per alcune ore a causa delle forti raffiche di vento.
Il governatore regionale, Giovanni Spataro, ha firmato la richiesta di stato di emergenza: “Abbiamo fronteggiato un evento di portata straordinaria — ha dichiarato — ma il sistema di allerta ha funzionato e non ci sono vittime”.
Gli esperti del CNR segnalano che le temperature del Mediterraneo sono superiori di 2,5 gradi rispetto alla media stagionale: un fattore che intensifica i fenomeni temporaleschi.
Il ministro dell’Ambiente ha sottolineato la necessità di accelerare la messa in sicurezza dei bacini idrici e il ripristino delle aree arginali danneggiate.
Intanto, sui social, le immagini delle piogge torrenziali e delle auto sommerse hanno scatenato polemiche per la mancata manutenzione dei canali di scolo. Il hashtag #CalabriaSottAcqua è entrato tra i trending topic di giornata.
Nel pomeriggio di ieri le precipitazioni sono diminuite, ma resta l’allerta arancione su buona parte del territorio. Le scuole rimarranno chiuse in 22 comuni, e la Protezione civile continua il monitoraggio con droni e squadre a terra.
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