Dopo l’innesco dei roghi sui versanti del Monte Somma–Vesuvio, l’Ente Parco ha sospeso tutte le visite al Gran Cono e alla rete sentieristica “fino a nuova comunicazione” per motivi di sicurezza. La chiusura, annunciata tra il 9 e il 10 agosto, riguarda ogni accesso turistico e le visite guidate (biglietterie incluse). Sul campo operano squadre a terra coordinate dalla Protezione Civile e mezzi aerei con lanci continui di estinguente.
I numeri dell’emergenza.
Secondo gli aggiornamenti regionali, dal 5 al 10 agosto sono stati effettuati 1.995 lanci di estinguente sui fronti di fuoco, a conferma di un’azione aerea senza precedenti per l’area vulcanica. Il Parco riferisce un’attività costante fin dall’alba con più fronti attivi e condizioni meteo (vento e caldo) che complicano gli interventi. Al momento non risultano vittime né evacuazioni su larga scala, ma la priorità resta contenere l’avanzata delle fiamme e proteggere i centri abitati.
Impatto su turismo e patrimonio naturale.
La chiusura dei sentieri interrompe l’afflusso di migliaia di visitatori nella settimana di Ferragosto e colpisce guide, operatori e indotto. Le autorità ricordano che il vulcano non è minacciato dal fuoco a livello geologico, ma l’ecosistema del Parco (in particolare le pinete e i lembi di macchia mediterranea) può subire danni significativi. Le immagini notturne della colonna di fumo visibile dal golfo hanno avuto vasta eco sui media internazionali, che riportano anche la chiusura ai turisti.
Rischi sanitari e raccomandazioni.
Concentrazioni di fumo e polveri possono aggravare disturbi respiratori: le autorità invitano i residenti a evitare le aree interessate, limitare attività all’aperto e seguire i canali ufficiali. L’accesso ai sentieri resta vietato finché l’incendio non sarà completamente domato.
Il quadro europeo.
Il rogo del Vesuvio si inserisce in un contesto di ondata di calore e incendi diffusi tra Italia, Francia e Spagna: in Campania e nel Centro-Nord italiano le temperature hanno toccato picchi eccezionali (fino a 38–40 °C in diverse città), peggiorando le condizioni operative dei soccorsi.