L'Istat ha pubblicato i dati definitivi sui prezzi al consumo di luglio: inflazione annua +1,7% (indice NIC), con dinamica mensile +0,4% per il NIC e –1,0% per l’IPCA (complice i saldi estivi inclusi nell’armonizzato). L’“inflazione acquisita” per il 2025 è +1,7% sul generale e +1,9% sulla componente di fondo. Si confermano le stime preliminari.
Quadro macro aggiornato.
In parallelo, la Banca d’Italia diffonde la scheda mensile “L’economia italiana in breve” (n. 8/2025) che fotografa andamento di PIL, domanda interna, credito e lavoro. Il rilascio odierno consente di incrociare il dato dei prezzi con gli indicatori di attività e congiuntura.
Implicazioni.
- Potere d’acquisto: inflazione moderata ma non nulla; i prezzi dei servizi restano il principale traino. Per i redditi fissi il rallentamento rispetto al 2023-24 è positivo, ma l’erosione cumulata post-pandemia non è recuperata. (Elaborazione su dati Istat e BdI).
- Politica dei redditi e contrattazione: margini per rinnovi contrattuali selettivi senza innescare spirali prezzi-salari; attenzione ai comparti energia/trasporti estivi che incidono sui bilanci familiari, come evidenziano anche le rassegne odierne dei consumatori.
- Politica monetaria e credito: con inflazione sotto il 2% e crescita debole, il focus si sposta su condizioni di finanziamento e credito alle Pmi (BdI).
- Prossime scadenze: monitoraggio di agosto‐settembre (turismo, carburanti) e bilancia commerciale di giugno attesa in giornata secondo i calendari macro.