Una nuova ondata di incendi sta colpendo la Sardegna, con particolare intensità nelle province di Oristano e Nuoro. Le fiamme, alimentate da temperature oltre i 42°C e da venti di maestrale, hanno già distrutto oltre 3.000 ettari di bosco e macchia mediterranea.
Più di 500 persone sono state evacuate dai villaggi turistici lungo la costa, con scene di panico tra i vacanzieri. L’aeroporto di Olbia ha subito ritardi e cancellazioni per il fumo che ha ridotto la visibilità.
La Procura di Oristano ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità dolose: “Troppi focolai in contemporanea per pensare a cause naturali”.
Il governo ha annunciato l’invio di rinforzi con Canadair e mezzi dell’esercito, mentre gli ambientalisti denunciano che “ogni estate si ripete la stessa tragedia e lo Stato continua a rincorrere l’emergenza invece di pianificare prevenzione e monitoraggio”.