L’Italia è sotto shock per l’ennesimo caso di femminicidio avvenuto nella notte di Ferragosto. Una donna di 37 anni è stata uccisa dal compagno, nonostante avesse sporto denuncia per maltrattamenti solo due settimane fa.
Il caso riapre il dibattito sui ritardi nelle misure di protezione: associazioni femministe parlano di “fallimento dello Stato nella tutela delle donne”. Il Ministero della Giustizia ha annunciato l’avvio di un’indagine interna sui tempi delle procedure cautelari, mentre il ministro Nordio ha dichiarato: “Serve un cambio di passo, non possiamo più permettere che le denunce restino lettera morta”.
Intanto cresce il pressing per l’introduzione del reato di “violenza psicologica reiterata” e per un potenziamento dei fondi destinati ai centri antiviolenza.