l percorso verso la nuova riforma elettorale si complica. Ieri, 12 novembre 2025, si sono registrate le prime frizioni all’interno della maggioranza sul modello proporzionale con soglia al 4% proposto dal Governo.
Durante la riunione della Commissione Affari Costituzionali, alcuni deputati del centrodestra hanno chiesto di alzare la soglia al 5% per “garantire stabilità”, mentre altri hanno chiesto un sistema misto per tutelare i collegi territoriali.
Il ministro per le Riforme ha invitato alla calma, ricordando che il testo è ancora in fase preliminare e che ogni modifica dovrà essere condivisa con tutti i partiti della coalizione.
Le opposizioni restano scettiche: la sinistra chiede un sistema proporzionale puro, mentre alcuni centristi spingono per il ritorno al doppio turno alla francese.
Il rischio principale, secondo gli analisti, è che un irrigidimento dei partiti di maggioranza possa far slittare l’approvazione della riforma oltre l’estate 2026.
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